See on Scoop.it – Gazzetta Elbana
Sono giorni strani ammantati da un nemmeno troppo strisciante pessimismo cosmico sull’andamento di una stagione turistica che stenta a decollare, si accende a ridosso dei week end e poi crolla miseramente sotto i colpi delle ALLERTE METEO (che puntualmente si risolvono in giornate soleggiate qui sulle Coti Piane). Ascolto annoiata e vagamente irritata i vari Ponzio Pilato che si ergono sul pulpito di turno per enumerare gli (ormai tristemente vecchi) acciacchi e scricchiolii di un sistema Elba che fa acqua da tutte le parti. Si parla di navi, aeroporti, scarsa professionalità e bassa qualità dei servizi fino ad arrivare a denunciare lo scandalo dei 4 stelle che fanno dei prezzi da miseria per sbarcare il lunario a danno dei “piccoli” (che poi, a dirla tutta, essendo questi il POLMONE dell’economia turistica fatta di aziende familiari, tanto “piccoli” e snobbabili manco dovrebbero essere). Personalmente ho sempre badato ai fatti e poco alle chiacchiere da bar e mi sono sempre irritata nelle situazioni in cui si preferiva dar consigli piuttosto che agire sul campo… ecco forse perché oggi posso denunciare uno scarso interesse a collaborare, INSIEME, per offrire una ESPERIENZA ELBA degna delle sue infinite potenzialità. Incapace di partecipare ai “conciliaboli del lamento sterile”, preferisco tentare la via del rilancio. Come? cercando contatti, parlando con le persone, tentando la via dell’offerta di una serie di esperienze che unite a quella che offro in Hotel, possano dare il VALORE AGGIUNTO necessario a superare tutte le criticità di cui sopra alle quali, evidentemente, sino ad oggi non siamo riusciti a mettere mano. La risposta? A dir poco disarmante! A fronte di una volontà costruttiva di cercare INSIEME la via del rilancio, mi trovo davanti a persone che mi chiedono “quote minime di partecipanti” per assicurarsi il rischio d’impresa quando io stessa, che di questo rischio faccio la mia ragion d’essere ogni mattina lottando con le incertezze del momento di cui mi assumo TOTALMENTE la responsabilità, non ho possibilità alcuna di darne. E’ il caso anzi che ricordi che contattando persone nel tentativo di offrire una rete di servizi, cerco di fronteggiare le incertezze e di attingere a bacini nuovi per portare gente sull’isola.
Chi mi conosce lo sa: ho SEMPRE sostenuto che la crisi sia una opportunità perché solo la necessità è capace di far fiorire in noi ingegno, creatività, audacia in un contesto sociale, prima che economico, fortemente scosso da una desolante carenza di valori comunitari. Faccio appello a concetti come BENE COMUNE, desiderio di far CRESCERE un territorio (lo stesso che vorremmo lasciare in eredità ai nostri figli), attitudine alla COOPERAZIONE solidale in vista di un fine comune.
Ho ancora negli occhi e nel cuore le immagini che mi hanno scosso durante l’alluvione di Marina di Campo del Novembre scorso ed è vivo dentro di me il ricordo della generosità delle tante persone che per l’occasione si sono riunite per dare una mano e manifestare amore verso un territorio scosso da un evento straordinario, quindi SO che l’Elba ha un cuore bello, vivo, pulsante di cui vado orgogliosissima e mi chiedo DOVE sia adesso. Che aspettiamo a tirarlo fuori? a condividerlo? Davvero c’è bisogno di una alluvione per esprimerlo? Non sono sufficienti gli evidenti campanelli di allarme di cui non si fa che parlare? Io parlo a quel CUORE che conosco e che mi tiene “piantata” su questo scoglio come e più di un’elbana verace, perchè AMO quest’isola con tutta me stessa e SO che merita il nostro rispetto, la nostra generosità, la nostra attitdine a collaborare. Avanti, elbani, quest’isola vi chiede sostegno, solidarietà, lungimiranza nel portare avanti l’idea che questo sia davvero un posto meraviglioso che non merita (e non può sostenere) la guerra dei prezzi (il Mar Rosso ci doppia in lungo e in largo, ve ne sarete accorti, spero). SOSTENIAMOCI condividendo il rischio d’impresa che lavorare oggi inevitabilmente ci chiede di assumerci, non aspettiamoci che calino dall’alto le soluzioni ma adoperiamoci in modo creativo e sincero per il bene di un’ISOLA CHE C’E’ ma mi chiedo: DOVE E’?
Francesca Campagna