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PER UN’ECONOMIA DELL’ARTE, DELLA CULTURA E DELL’OSPITALITA’

 

Associazione Isola Etica soggetto ideatore e curatore

in collaborazione con:

Comune di Marciana

Comune di Marciana Marina

Condotta Slow Food Arcipelago Toscano

Circolo Amici di Poggio

Patrick Harford

Architetto Massimiliano Pardi, Presidente INBAR Livorno

Architetto Matteo Fioravanti dello Studio Qart di Firenze

Ruggero Russo Presidente Binario Etico

e tutti gli abitani di Poggio

per la riqualificazione ambientale ed il rilancio culturale e turistico dell’antico borgo.

A POGGIO NASCE IL TURISMO DELL’ISOLA D’ELBA

Brochure “Palace Hotel Fonte di Napoleone” – 1947

Il piccolo borgo che si affaccia sul mare alle pendici del monte Capanne, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, fu l’antesignano del turismo all’Elba, l’alternativa ad una realtà economica che si fondava sull’industria mineraria e la viticultura. Qui nasce il primo albergo, il “Palace Hotel Villa della Fonte di Napoleone” che negli anni 50′ e 60′ ospita personaggi come Churchill, Agnelli, Barilla, Balmain, Onassis ….. fino ad arrivare a De Chirico che con Giuseppe Cacciò, il proprietario dell’Hotel, pose la prima pietra per la costruzione di una residenza per Artisti che però non fu mai realizzata.

a1963 Poggio Festa in Piazza del Castagneto – Pierre Balmain e Romolo Valli
1963 Poggio Festa in Piazza del Castagneto – Pierre Balmain e Romolo Valli

Ma lo splendore iniziale, cosmopolita e di grande livello culturale, con l’arrivo del turismo di massa sull’isola subisce una drastica battuta d’arresto negli anni 70, per precipitare negli anni 80′ in modo ancor più evidente facendo chiudere un anno dopo l’altro una ventina di attività commerciali, la scuola, la posta, l’edicola; un vero e proprio stillicidio che arrivando ai giorni nostri vede sopravvivere (solo per il breve arco della stagione estiva) due ristoranti, un bar, il forno e un negozio di prodotti tipici locali, oltre ad un piccolo B&B. Poggio subisce così una prepotente ed inarrestabile fase calante ed ora le case di Poggio vengono vissute dai loro proprietari solo per un brevissimo periodo, lasciando la maggior parte delle abitazioni vuota per più di undici mesi all’anno.


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