See on Scoop.it – Gazzetta Elbana
(di Daniela Giammusso) (ANSA) – ROMA, 29 NOV – Un
arcipelago nel cuore del Mediterraneo. Un mare strepitoso, dove
anche le balene si danno appuntamento. E la scellerata avidità
dell’uomo che rischia di procurare la catastrofe. Azione,
sentimenti, fantascienza, difesa dell’ambiente e il meraviglioso
mare dell’Elba debuttano su Rai1 con ‘L’isolà, nuova lunga
serialità prodotta dalla Palomar, in onda domenica e lunedì e
poi ogni domenica in prima serata, diretta da Alberto Negrin e
presentata oggi a Roma dal direttore di Rai Fiction Eleonora
Andreatta e in contemporanea in 105 Capitanerie di porto di
tutta Italia.
Tutta girata nell’arcipelago toscano, “con un contributo
notevole della Regione, la prima in Italia che ha capito
l’importanza di una tale operazione per il turismo – dice il
produttore Carlo Degli Esposti – mentre dalla Sicilia, in 12
anni di Montalbano non ho mai ricevuto un euro”, la serie è
stata realizzata “pochi mesi prima che lì si arenasse la Costa
Concordia”. Quanto alla tragedia della nave Costa, “in un
ideale seguito si potrebbe raccontare qualcosa del genere”,
dice ricordando la telefonata tra il comandante Falco e il
capitano Schettino. “Dietro quelle parole – spiega – c’è tutta
un’Italia. Nel mare noi diamo il meglio e il peggio di noi
stessi”.
Diretta da Alberto Negrin e dopo l’esperienza di ‘Gente di
marè, ‘L’isolà, in 12 serate scritte con Leonardo Fasoli,
Maddalena Ravagli e Massimo Bavastro, racconta le gesta di tre
ragazzi che si ritrovano a difendere le nostre coste e il loro
ecosistema da una potente multinazionale straniera, in grado di
estrarre dalle profondità marina il prezioso idrato di metano,
con gravissime conseguenze per l’ambiente. Tra fiction e vere
scene d’azione della Guardia Costiera, protagonisti sono
l’attrice spagnola Blanca Romero, nei panni del tenente di
vascello Tara Riva; Marco Foschi, che interpreta suo marito, un
ricercatore marino che dopo un’esplosione perde la memoria e
vaga come Ulisse in cerca della sua Itaca; e Simone Montedoro,
nel ruolo di un latitante ingiustamente accusato di omicidio che
cerca la verità sulla morte della madre in un incidente aereo.
Con loro anche Andrea Giordana, Alexandra Dinu, Marcello
Mozzarella, Massimo Wertmuller e Isa Barzizza.
“Il sunto della serie – sottolinea il produttore – è in un
detto pellerossa: ‘Tutto ciò che ci circonda non è nostro ma
lo abbiamo in prestito e lo dobbiamo rendere ai nostri figli”.
Studiata come un “unico film lungo 12 tempi”, come dice
Negrin, la serie è anche un elogio al durissimo lavoro della
Guarda Costiera italiana. “Mi è molto piaciuto che ci fosse
una protagonista femminile – ammette il comandante generale
Pierluigi Cacioppo – Tara è come le nostre donne, volitive,
determinate, che non cedono e non tornano mai indietro”.
“Quando si è lì – spiega al suo fianco il tenente di vascello
Floriana Segreto (l’omologa di Tara nella realtà) – si ha la
responsabilità non solo del personale, ma della comunità dove
si vive e poi del mare, dell’ambiente, con grandi sacrifici che
tutte le donne compiono”.