Via Scoop.it – Gazzetta Elbana
Caro Gabriele,
Dispiace che abbiate scambiato per pura e semplice ostilità quello che invece è stato un appello alla trasparenza e alla partecipazione in sintonia con gli stessi dettami impartiti dalla legge regionale 51 del 6 ottobre 2010 sull’iniziativa popolare.
Per mettere fine a questa diatriba da condominio avreste potuto dimostrarvi semplicemente più “aperti” al confronto; invece vi siete ostinati a portare avanti la vostra proposta di legge “creandovi” da soli un’opposizione a vostro dire ostile. Ricorda quello che mi dicesti in occasione della presentazione del progetto il primo ottobre scorso: è importante sentire anche le voci perplesse o contrarie, perchè questo confronto ci aiuterà a crescere e a mogliorarci. Mi dispiace davvero tanto dover constatare che ogni critica che vi è stata mossa non ha portato ad una crescita dialettica ma ad una spaccatura sociale, già ora difficilmente sanabile, e ancora meno il giorno in cui la Giunta Regionale approverà le vostre firme. Sono convinto che non era quello che vi auspicavate di ottenere, così come sono convinto della necessità di un riordino degli enti locali. Ma sono altrettanto convinto che questa proposta di legge così formulata non vada bene; sia per l’articolo 4 sul commissario rivisto ad hoc dalla stessa regione in netta contraddizione con lo spirito dell’iniziativa popolare, sia per il modo col quale è stata propagandata come se fosse un referendum. Ancora oggi scrivi di questo referendum come di un evento determinante il destino dei popoli elbani, e stranamente eviti di ricordare che si tratta di un semplice sondaggio, in contravvenzione a quanto recitano – non solo la legge Toscana sui referenda – ma addirittura la carta europea sulle autonomie locali nel suo art.11
Sai quanto sia legato a te da profonda antica amicizia, perchè insisti a diffondere false e tendenziose informazioni sul vostro progetto come se tu stessi combattendo una guerra per chissà quali mai gloriosi obiettivi? Io sono sempre disponibile al dialogo, fermati e rifletti: il gioco vale la candela?
Con immutato affetto,
Angelo
Isola Etica 