Via Scoop.it – Gazzetta Elbana
L’utilizzo della piazzola-elisoccorso dell’ospedale di Portoferraio può costituire, in casi sfortunati ma pur sempre da annoverare fra quelli possibili, la linea di demarcazione fra il salvataggio di una vita o la sua perdita. E’ quindi del tutto evidente che deve essere abilitata al più presto ora che “sembra” ultimata.
Il responsabile ASL Emergenza-Urgenza Genovesi ha pubblicamente (Il Tirreno 25 marzo) scaricato su altri (ENAV) la colpa del mancato collaudo con conseguente inutilizzabilità della piazzola che però ha detto essere “ultimata”; ha anche dichiarato che “al momento non esiste una data utile prevista per effettuare il collaudo della piattaforma” che per ora resterà là inutile, ma visibile monumento all’inefficienza pubblica.
Tale comportamento fa restare allibiti. L’ASL ed i suoi responsabili tutti hanno l’obbligo morale di dare agli elbani una data certa per l’utiizzabilità della piazzola realizzata impiegando (o sprecando?) notevoli risorse pubbliche. Se l’ASL ha preferito questa scelta operativa rispetto ad altre, quale un riassetto medico organizzativo residente come sarebbe stato preferito dagli elbani, allora abbia il coraggio di sostenerla fino in fondo attivandosi con tutte le forze per la sua rapida messa in servizio.
La titubanza o “scaricabarile” nel dare questa risposta può giustificare ogni altra fantasiosa ipotesi: forse la realizzazione non è idonea all’utilizzo per l’elicottero? Se così fosse lo spreco dei denari pubblici impiegati nell’opera costituirebbe sicuramente materia per indagine della magistratura, tanto più oggi in questi difficili frangenti dell’economia. Tutta l’isola resta perciò in attesa di conoscere pubblicamente la data prevista di collaudo ed operatività della piazzola. La burocrazia non deve mai poter mettere in gioco la vita di un paziente.
Alberto Nannoni